Gli aggiornamenti delle normative di sicurezza impongono di effettuare controlli periodici sui macchinari e sui componenti che lavorano con alta pressione, per accertarsi che i processi siano sicuri ed efficienti, e i cicli di lavoro privi di contaminazioni. Tutti i settori industriali in cui i macchinari sono a contatto diretto con l’operatore o si svolgono attività ad alto rischio possono trarre enormi vantaggi dall’esecuzione periodica di collaudi per alta pressione.
Interfluid è specializzata nella realizzazione di unità di potenza per collaudi e test in pressione con liquidi e gas, incluso l’idrogeno.
In questo articolo presentiamo alcune delle unità di collaudo per alta pressione realizzate per i nostri clienti.
L’unità generatrice nella foto è concepita per fornire una pressione massima di 400 bar con acqua. Dopo aver fissato il componente da collaudare e impostato il ciclo macchina da PLC il sistema esegue:
– un ciclo di vuoto del valore percentuale modificabile fino all’80%;
– il riempimento e la pressurizzazione attivando la pompa di rapporto 60:1;
– il controllo della pressione a valle mediante regolatore di pressione a cupola.
Alla fine la pressione è scaricata in automatico e viene generato il rapporto di collaudo.
APPLICAZIONE: fornire un sistema carrellabile per collaudo idrostatico con acqua dei cilindri estintori, a gestione manuale con scarico convogliato al serbatoio in grado di raggiungere 690 bar.
L’unità in foto è concepita per mettere a disposizione una pressione massima di 1500 bar. Ad azionamento pneumatico, è utilizzata per generare la potenza idraulica necessaria per azionare sistemi di tensionamento. Leggera e compatta, è progettata e costruita per lavorare in sicurezza anche in ambienti pericolosi.
L’unità di ricarica per accumulatori in foto è stata progettata per poter ricaricare accumulatori fino alla pressione massima di 350 bar, attingendo azoto da bombola o da cryogenico e utilizzando solo aria compressa alla pressione massima di 7 bar. Unità simili possono generare fino a 500 bar e in caso di necessità, con gli opportuni accorgimenti, utilizzare azoto al posto dell’aria compressa, qualora in cantiere non sia presente.
L’unità può essere corredata di valvole pilota regolabili per arrestare il booster al raggiungimento di una determinata pressione cosi da poter lavorare in autonomia senza la supervisione continua da parte dell’operatore.
L’unità in foto è concepita per mettere a disposizione una pressione massima di 1500 bar. Ad azionamento pneumatico, è utilizzata per generare la potenza idraulica necessaria per azionare sistemi di tensionamento.
Leggera e compatta, è progettata e costruita per lavorare in sicurezza anche in ambienti pericolosi.
Leggi anche la nostra case history sulle unità di collaudo per idrogeno.