Come scegliere pompa oleodinamica? Scopriamo insieme come selezionare la pompa oleodinamica più adatta alla vostra applicazione tra pompe a pistoni, pompe a palette, pompe a ingranaggi interni ed esterni, pompe a ingranaggi elicoidali, analizzando elementi come portata, pressione, costo, efficienza, risparmio energetico, rumorosità.In questa guida troverete alcune informazioni che possono rivelarsi estremamente utili per prendere in considerazione le principali tipologie di pompe oleodinamiche oggi presenti sul mercato (con le indicazioni sui loro punti di forza e anche sui lati deboli), con alcuni link ai prodotti che vengono proposti da Interfluid.
Per praticità possiamo suddividere le pompe in due grandi categorie: cilindrata fissa e cilindrata variabile. Cominciamo da queste ultime, specificando che la tecnologia delle pompe a cilindrata variabile è stata superata in molti casi da altri sistemi. Se un tempo rappresentavano la soluzione “energy saving” per eccellenza, l’avvento delle servopompe e degli altri sistemi nei quali le pompe oleodinamiche vengono abbinate a sistemi elettronici (come gli inverter) le ha infatti relegate in tante applicazioni a un ruolo di secondo piano.
La differenza principale tra le pompe a cilindrata fissa e quelle a cilindrata variabile è che le prime erogano portata e pressioni costanti, mentre le seconde consentono di risparmiare energia quando il sistema non sta richiedendo portata grazie alla tecnologia dell’annullamento di portata alla pressione massima dell’impianto.
Derivate da alcune pompe a cilindrata fissa, si avvalgono di accorgimenti costruttivi in grado di variare dinamicamente la cilindrata. Le pompe oleodinamiche a cilindrata variabile più note sono le pompe a pistoni e le pompe a palette.
Le pompe a pistoni assiali a circuito aperto sono progettate per gestire grandi portate ad alte pressioni del sistema idraulico. Le applicazioni tipiche sono apparecchiature mobili, centrali e presse oleodinamiche, macchine per la deformazione dei metalli e macchine per iniezione del cemento. Le caratteristiche principali delle pompe a pistoni si possono così riassumere: dimensioni compatte, elevata densità di potenza, efficienza volumetrica e ampia disponibilità di regolatori, alta velocità e coppia, elevate pressioni di esercizio.
La perfetta intercambiabilità con le pompe A10V(S)O e con i rispettivi ricambi ha reso la serie HSP molto popolare tra i costruttori di centraline e i riparatori e manutentori oleodinamici. La serie Hydraut PQ invece è destinata alle applicazioni in cui è necessario utilizzare pompe a pistoni a portata variabile a pressioni di lavoro fino a 250 bar ma con basse cilindrate. Il loro valore aggiunto è dato dalla silenziosità, dalle dimensioni compatte e dal prezzo molto vantaggioso.
Grazie al know how e all’esperienza che Interfluid si è costruita nel campo delle pompe a pistoni assiali a cilindrata variabile, da tre anni si è aggiunto ai nostri partner anche Kawasaki che ha affidato ad Interfluid la commercializzazione della serie K3VL Eco Servo, pompe bidirezionali da accoppiare con sistemi energy saving e quindi di grande interesse per tutti quei costruttori di macchinari per cui l’ottimizzazione della produttività e il conseguente minor impatto sui consumi energetici sia un’esigenza prioritaria.
Infine, Interfluid propone tra la sua gamma anche la serie PVPC-PERS, pompe a pistoni assiali a cilindrata variabile con controllo servo proporzionale P/Q prodotte da Atos, azienda leader nella produzione di sistemi e componenti per l’elettroidraulica.
Del portfolio di pompe a cilindrata variabile distribuite da Interfluid fanno parte anche le pompe a palette Berarma, fornite con attacchi ISO e SAE e predisposte per essere abbinate sia tra loro che con altri tipi di pompe.
Sono disponibili in versione singola e doppia le pompe a palette VPV di Hydraut che offrono anche la possibilità di essere accoppiate con motore elettrico VPV.
Vediamo ora più in dettaglio le pompe a cilindrata fissa che a loro volta si suddividono, in base alla tecnologia costruttiva, in: pompe a palette, a ingranaggi interni, a ingranaggi esterni e a ingranaggi elicoidali. Vengono impiegate in varie soluzioni oleodinamiche, dalle più classiche e semplici alle più moderne soluzioni per l’energy saving.
Cominciamo dalle pompe a palette, dispositivi solitamente usati nei casi in cui pressioni e portate in gioco non siano molto elevate e nei casi in cui efficienza volumetrica richiesta ad alte pressioni non sia elevata. Hanno il vantaggio di essere molto manipolabili, dal momento che è piuttosto facile cambiare la cilindrata e creare sistemi con pompe singole, doppie o triple. Interfluid è da oltre 20 anni leader assoluta in questo segmento, potendo vantare una lunga esperienza, un’officina attrezzata per garantire una veloce preparazione degli ordini, un’alta flessibilità di assemblaggio e un accurato controllo di qualità.
A completamento di gamma, Interfluid commercializza le pompe della Atos serie PFE e le pompe a palette a media pressione Hydraut della serie HS, HQ e VH che sono perfettamente intercambiabili alle Vickers, ricambi inclusi.
Le differenze tra questi marchi a livello di gamma, ovvero di taglie, cilindrate, pressioni di lavoro e intercambiabilità consentono ad Interfluid di offrire ai propri clienti una varietà di soluzioni molti ampia sia in termini tecnici che economici.
Se le pompe a palette a cilindrata fissa sono la soluzione più tradizionale, le pompe a ingranaggi interni rappresentano la naturale alternativa quando si costruiscono sistemi che hanno bisogno di pressioni di lavoro più elevate, esigenza che si sta manifestando sempre più frequentemente nell’ottica dell’ottimizzazione economica generale dei macchinari. Grazie alla loro particolare tecnologia costruttiva, consentono di ottenere efficienze volumetriche maggiori rispetto alle pompe a palette. Relativamente alle tematiche di energy saving, sempre più sentite anche nel mondo industriale, la pompa a ingranaggi interni è il componente ideale per creare un sistema in grado di aumentare le prestazioni generali delle macchine e di permettere anche un considerevole risparmio energetico, quando è accoppiata al giusto inverter.
Questa tipologia di pompa oleodinamica viene usata attualmente soprattutto nel settore dell’iniezione della plastica e della gomma, ma si inizia a impiegarla anche nella pressofusione e, più in generale, nelle centraline oleodinamiche dove è necessario un basso livello di rumorosità. Uno dei vantaggi delle pompe ad ingranaggi interni rispetto alle altre pompe con tecnologie costruttive diverse è infatti la riduzione significativa del livello delle emissioni sonore. Questo aspetto è quindi molto importante in aziende produttive con molti macchinari nello stesso reparto e in cui il livello sonoro diventa un aspetto critico da dover gestire.
La scelta di pompe a ingranaggi interni proposta da Interfluid include anche le pompe Hydraut HG che possono essere una valida soluzione nei settori dello stampaggio a iniezione di plastica e gomma, delle macchine utensili, delle presse piegatrici, della pressofusione ma anche nella costruzione di centraline oleodinamiche.
Vale la pena di citare anche le pompe a ingranaggi esterni tradizionalmente impiegate in impianti relativamente semplici e nei casi dove non sono richieste elevate prestazioni in fatto di pressione ed efficienza volumetrica. Il vantaggio principale di questo tipo di pompa oleodinamica è rappresentato dal fatto che hanno un costo più contenuto rispetto alle altre, mentre lo svantaggio principale è certamente individuabile in una rumorosità più elevata rispetto alle altre tipologie.
Dal 2019 Interfluid è anche distributore autorizzato Marzocchi con cui ha stretto un accordo per la distribuzione di diversi componenti oleodinamici, tra cui le pompe a ingranaggi esterni ALP e GHP.
Un’alternativa interessante alle classiche pompe a ingranaggi esterni è rappresentata dalle pompe a ingranaggi elicoidali Elika che la Marzocchi ha recentemente progettato per sopperire alle due principali mancanze delle classiche pompe a ingranaggi esterni: l’elevata rumorosità e la bassa efficienza volumetrica. Si tratta di un prodotto che si colloca, per tecnologia e prestazioni, a metà strada tra le pompe a ingranaggi esterni e quelle a ingranaggi interni. Un buon compromesso quindi tra costo e prestazioni.