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Il blog di Interfluid

Ridurre gli sprechi di energia grazie all’utilizzo di servopompe

La tecnologia oggi mette a disposizione delle aziende delle soluzioni in grado di far risparmiare fino all’80% dell'energia sfruttando in maniera intelligente i tempi di inattività della macchina. Scopriamo insieme i benefici delle servopompe.

 

Con un certo senso di rassegnazione si è abituati a pensare che la produzione di calore ed energia e l’aumento della rumorosità siano fattori inevitabili nel momento in cui sono in attività delle presse oleodinamiche. Questo succede perché spesso gli impianti oleodinamici sono sovradimensionati e forniscono più energia di quella necessaria. Una delle prime conseguenze naturali è un aumento anche della rumorosità, legata alla velocità di rotazione della pompa e alla pressione di esercizio.

Oggi esistono delle soluzioni in grado di portare un risparmio energetico fino all’80% semplicemente grazie a un sistema che permette di sfruttare in maniera intelligente i tempi di inattività della macchina.

 

grafico_confronto_piisma-1Si tratta di una tecnologia ancora poco nota, ma che ha un grande potenziale di crescita nel settore delle presse e che può contribuire in maniera significativa al miglioramento della qualità del lavoro degli operatori, grazie alla riduzione della rumorosità fino a 20 dB durante l’attività della macchina e del 100% nei tempi di inattività. Questo vale sia nel caso in cui si costruisca un nuovo impianto, sia nel caso in cui si debba effettuare una revisione o ammodernamento di presse esistenti con interventi di revamping.

In un tipico ciclo di lavoro di una pressa oleodinamica la maggior parte dell’energia serve per generare la forza necessaria per eseguire il lavoro principale come la pressata o l’iniezione.

I sistemi tradizionali impiegano una pompa a portata variabile pilotata da un motore con numero di giri costante che rimane quindi sempre in funzione anche quando la macchina è inattiva, come per esempio nelle operazioni di carico. Ne segue uno spreco di energia che si somma a quella necessaria per avviare il sistema di raffreddamento dell’olio ogni volta che si surriscalda e riportarlo alle condizioni ottimali di utilizzo.

Come funziona una servopompa

La novità di un sistema innovativo come quello che vi stiamo raccontando sta nel miglioramento significativo dell’efficienza delle presse grazie a un servomotore a velocità variabile controllato tramite inverter accoppiato a una pompa a ingranaggi interni a portata costante, la cui potenza può essere di volta in volta adattata ai requisiti effettivi, in maniera tale da eliminare pressoché del tutto le perdite a macchina inattiva.

Quando la macchina non sta eseguendo alcun movimento si ferma anche il motore della pompa, a differenza di quanto avviene nelle tradizionali presse idrauliche, in cui la pompa continua a far circolare l’olio anche mentre la macchina è inattiva.

Attraverso la regolazione del numero di giri e della pressione è possibile avere diversi range di pressione e portata in base alle esigenze richieste dal ciclo.

La portata della pompa idraulica è proporzionale alla velocità di azionamento del motore elettrico.

I consumi di energia delle presse a iniezione con il sistema servopompa risultano quindi più che dimezzati, con un conseguente incremento dell’efficienza in sede di produzione.

Nei casi di revisione e di ammodernamento di presse esistenti, l’impiego del sistema servopompa può migliorare notevolmente l’utilizzazione dell’impianto e ridurre allo stesso tempo in modo sensibile i costi energetici e il livello di rumore.

Il sistema modulare con servopompa è installabile su qualsiasi pressa esistente, sia di piccolo che di grosso tonnellaggio, sia con circuito dotato di pompa tradizionale che con circuito ad accumulatori oleo-pneumatici. 

È importante sottolineare che il funzionamento della macchina non viene modificato perché rimangono invariate le prestazioni funzionali in termini di velocità e/o pressioni di progetto, grazie alla possibilità di tarare il sistema al momento dell’installazione.